Marcare i Leucociti secondo le NBP dei Radiofarmaci in
Medicina Nucleare
Perché il Kit Celltech per la marcatura dei Leucociti può
essere impiegato in alternativa all’uso dell’isolatore
2.3.
Gli ambienti controllati per operazioni asettiche sono generalmente forniti da camere pulite convenzionali di grado B, contenenti stazioni di lavoro, di grado A, in accordo con la guida PIC/S e EC GMP.
5.DEFINIZIONI/GLOSSARIO
5.1. Isolatore Farmaceutico.
Un isolatore è una combinazione di barriere fisiche integrate nella misura in cui l'isolatore può essere sigillato per portare a termine ed effettuare un test di routine a tenuta stagna basato su pressione per rispettare i limiti specificati.
Internamente fornisce uno spazio di lavoro che è separato (isolato) dall'ambiente circostante. La manipolazione può essere effettuata entro lo spazio interno, dall'esterno senza compromettere la sua integrità.
5.2. Isolatori industriali usati per processi asettici.
Gli isolatori industriali usati per processi asettici sono isolatori in cui lo spazio interno e le superfici esposte sono controllate microbiologicamente. Il controllo è ottenuto dall'uso di filtri a ritenzione microbiologica, processi di sterilizzazione, processi sporicidi (di solito tramite uso di gas) e la prevenzione da ricontaminazione dall'ambiente esterno.
5.4.Tecniche asettiche e manipolazioni
La manipolazione di materiali sterili deve essere fatta in modo da minimizzare il rischio di contaminazione microbiologica dall'ambiente. Queste tecniche di solito richiedono l'eliminazione di superfici e il contatto con esse (eccetto tra superfici sterili) riducendo l'area esposta e la durata di esposizione.
5.5. Zona critica
La zona entro l'area di processazione asettica dove il prodotto sterile, i prodotti componenti o le superfici di contatto del prodotto sono esposte all'ambiente.
2.3.
Controlled environments for aseptic operations are currently mainly provided by conventional clean rooms, of Grade B, containing workstations, of Grade A complying with the PIC/S and EC guide to GMP.
5.DEFINITIONS / GLOSSARY
5.1.Pharmaceutical Isolator
An isolator is an arrangement of physical barriers that are integrated to the extent that the isolator can be sealed in order to carry out a routine leak test based on pressure to meet specified limits. Internally it provides a workspace, which is separated from the surrounding environment. Manipulations can be carried out within the space from the outside without compromising its integrity.
5.2.Industrial isolators used for aseptic processing.
Industrial isolators used for aseptic processing are isolators in which the internal space and exposed surfaces are microbiologically controlled. Control is achieved by the use of microbiologically retentive filters, sterilization processes, sporicidal processes (usually by gassing) and prevention of recontamination from the external environment.
5.4.Aseptic techniques and manipulations
The manipulation of sterile materials in such a way as to minimize the risk of microbiological contamination from the environment. These techniques usually involve eliminating surface to surface contacts (except between sterile surfaces) minimizing the area exposed and the duration of exposure.
5.5.Critical zone
Zone within the Aseptic Processing Area where sterile product, product components or product contact surfaces are exposed to the environment.
Per capire l’approccio che Celltech ha avuto sul problema, occorre partire dalla definizione che viene data dal
PHARMACEUTICAL INSPECTION CONVENTION PHARMACEUTICAL INSPECTION CO-OPERATION SCHEME PIC/S alla voce Isolatore farmaceutico (capitolo 5), dalle NBP nella preparazione di radiofarmaci in Medicina Nucleare.
Conclusione:
Per quanto sopra definito risulta evidente che la condizione operativa del sistema del WBC Marker Kit soddisfa i requisiti richiesti. Il materiale biologico all’interno della siringa è costantemente isolato dall’ambiente circostante. In questa condizione all’interno della siringa, in considerazione dell’uso delle valvole in “sistema chiuso”, non è presente aria, pertanto la classe di ambiente controllato come definito al capitolo 2.3 viene a cadere.
Di fatto operando sotto cappa a flusso laminare in grado A, (ambiente circostante il contenitore siringa), con la siringa contenente il materiale biologico (che rammentiamo è in assenza di aria), si è in una condizione di ambiente controllato superiore a quanto definito dal PICS nel concetto di isolatore farmaceutico e dalle NBP, che prevede l’ambiente d’intorno di grado B in area di lavoro in grado A come richiamato dalle NBP al paragrafo 11. sopra citato. L’utilizzo del WBC Marker Kit sotto cappa a flusso laminare in classe A in ambienti controllati (da D a crescere) apporta solamente un valore aggiunto all’insieme degli aspetti microbiologici generali.
Citazione da: “Linea guida per l’applicazione delle Norme di Buona Preparazione dei Radiofarmaci in Medicina Nucleare”
Paragrafo 11. Aspetti microbiologici dei preparati radiofarmaceutici.
“Di ciascuna categoria di preparazione prevista, il responsabile delle preparazioni stabilisce il grado di rischio microbiologico, in base alla via di somministrazione e alla possibilità di sterilizzazione terminale del preparato.
Tutte le preparazioni estemporanee iniettabili devono essere sterili.
L’assicurazione della sterilità è garantita solamente dalla stretta osservanza delle NBP dei Medicinali in Farmacia, da ambienti dedicati e controllati in modo adeguato, da appropriate attrezzature, da personale qualificato, dalle procedure di pulizia e disinfezione, dal ciclo di sterilizzazione utilizzato, dalle tecniche asettiche impiegate, dai monitoraggi microbiologici ambientali. Le preparazioni che hanno più alto rischio microbiologico (ripartizioni asettiche, manipolazioni di prodotti sterili, preparazioni che non possono essere sottoposte a sterilizzazione terminale) devono avvenire con procedure asettiche all’interno di apposita cappa a flusso laminare in classe A posta in un locale di classe B, o di un isolatore che garantisca un ambiente sterile, posto in una zona di grado D.
Citazione da: "La qualità nella preparazione dei radiofarmaci" a cura di Giovanni Lucignani
Capitolo 6 "Classificazione ambientale", M.C.Galli e S.Todde,
"Le operazioni a massimo rischio sono ovviamente quelle che prevedono la manipolazione del prodotto già sterilizzato oppure quelle che implicano manipolazioni di un prodotto che non può essere sterilizzato, nel qual caso occorre operare in asepsi. Al primo gruppo appartengono, per esempio, le operazioni che comportano la ripartizione del radiofarmaco, confezionato in flaconi multidose, nelle singole dosi in siringa destinate alla somministrazione. Del secondo gruppo fanno parte le operazioni di radiomarcatura del materiale autologo del paziente, se avvengono in un sistema non chiuso."
Il Prof. Cipriani in data 5 ottobre 2010 ha inviato alla comunità dei soci AIMN una nota interpretativa al problema del concetto di isolatore che può essere consultata e scaricata dal seguente link: